Enrico ganassi


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La Mano



Improvvisamente il mio sguardo si fermò su piccole onde che scuotevano l'acqua: erano pesci che, come impauriti, si rincorrevano in una danza di morte. Intanto l'acqua assumeva uno strano colore; il cielo non era di un azzurro intenso come lo era nei miei ricordi e le rondini non sfrecciavano in giri vorticosi. La mia mente si dibatteva tra i ricordi dell'infanzia e la realtà. Poi vidi una mano d'uomo gigantesca che avan_zava inesorabilmente distruggendo ogni cosa.

Presi il pennello e con veemenza tracciai al centro della tela una linea spezzata: era nato il baratro che avrebbe accompagnato tutte le mie opere successive.

Enrico Ganassi

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